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Studio Ortodontico Miotti

Apnee Notturne

Spesso delle persone si presentano alle visite, accompagnate dal coniuge e riferiscono di soffrire di apnee notturne. Tra i due l’accompagnatore è più preoccupato, percependo nel sonno che la persona a lui vicina  non respira si sveglia improvvisamente e ripetutamente per aiutarla.

Avere delle apnee non è sinonimo di malattia purché  la durata sia contenuta e permetta di ossigenarsi. 

Possono però essere un campanello d’allarme e nascondere una mancata ossigenazione che procura o aggrava malattie cardiache e del sistema nervoso centrale e periferico. 

Ma ossigenarsi cosa vuol dire? 

Cerchiamo di semplificare la spiegazione: noi per vivere, stare bene, essere attivi dobbiamo introdurre nel nostro corpo un quantitativo di ossigeno pari al 100%, se per qualche motivo non si assimila quanto necessario,  nel tempo, lentamente, in maniera asintomatica ( l’uomo ha grandi capacità di adattamento), si cominciano ad avere delle difficoltà fino ad ammalarsi anche gravemente e morire.

I sintomi percepiti sono vari: stanchezza, cefalea, facilità all'addormentamento durante la giornata, colpi di sonno anche alla guida, russamento,  sonno frammentato, sbalzi di umore, iperattività (frequente nei bambini), disturbi cognitivi. Insorgono lentamente e non sempre vengono percepiti come problemi.

Ma allora come si può capire di avere una difficoltà ad assimilare l’ossigeno necessario?

Se ci sono uno o più sintomi  è opportuno recarsi dal proprio medico di famiglia per chiedere un consiglio.

Esistono team ospedalieri che si occupano di diagnosticare e curare questa sindrome, oppure tramite il proprio medico di base viene organizzato un percorso esterno per eseguire tutti i controlli che permettono di capire l’origine del problema, la gravità e la terapia più congeniale.

La via del respiro inizia dal naso, passa dietro la bocca, arriva alla trachea e si diffonde nei polmoni che si dilatano al massimo grazie all’aiuto dei muscoli respiratori primo fra tutti il diaframma. L’ossigeno viene legato dai globuli rossi e distribuito a tutti i tessuti. Il coordinamento è permesso dal cervello e dall'innervazione periferica. Ad ogni livello di questa via ci possono essere uno o più “difetti” che limitano il percorso dell’aria. Per capire se c’è e dov'è il problema si deve analizzare tutto. 
Questo è il motivo della definizione di  Sindrome delle Apnee del Sonno (SAS). All'interno vengono racchiusi un insieme di sintomi e cause che richiedono una diagnosi eseguita da 6 professionisti (multidisciplinare). Il pneumologo, il neurologo, il cardiologo, l’otorinolaringoiatra, il chirurgo maxillo facciale e ortodontista, l’endocrinologo e medico nutrizionale.

Il primo accertamento deve permettere di assicurare se realmente le apnee sono da curare, l’unico mezzo è la Poligrafia Dinamica Notturna (Polisonnografia). 
Grazie a questa rilevazione si capisce se ci sono apnee ( lievi, moderate, gravi) e se sono causate da problemi cerebrali, polmonari, cardiaci, oppure ostruttivi (otorino, maxillo-facciale, endocrinologo). In quest’ultimo caso si descrive come Apnea Ostruttiva del Sonno (OSAS).
La diagnosi viene fatta solo con la POLIGRAFIA che fornisce 10 valori la cui  associazione permette di  indirizzare alla corretta terapia. 

La terapia è varia e diversificata, le forme gravi possono essere sostenute solo dalla cPap che fornisce un apporto di ossigeno a pressione regolata sul paziente nelle ore di sonno.
La terapia neurologica può intervenire nelle apnee associate a disturbi del sonno o altre neuropatie. Nelle cause ostruttive, soprattutto l’obesità che limita l’estensione del diaframma, è importante perdere peso con l’endocrinologo ed il nutrizionista, spesso è la terapia risolutiva.

Cause ostruttive delle alte vie respiratorie richiedono l’intervento del chirurgo ORL o Maxillo-Facciale o dell’ortodontista se la causa è legata alla posizione della mandibola. 

Controllare se realmente c’è una difficoltà di assimilare l’ossigeno necessario e il percorso per aiutarsi è un consiglio che forniamo volentieri per permettere di vivere in salute e sereni. Casomai non fosse una valida motivazione forniamo quanto è entrato in vigore di primi giorno del 2016 casomai non foste già a conoscenza: 

Codice della Strada (nella parte relativa alle malattie invalidanti) : DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2011, n. 59 - Allegato III