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Studio Ortodontico Miotti

L'ORTODONZIA

L’Ortodonzia o Ortognatodonzia è quella branca dell’Odontoiatria e Medicina che si occupa dell'occlusione e della funzionalità della bocca e della faccia anche in relazione all’equilibrio dell’intero organismo, da quando crescono i primi denti decidui (o da latte) a quando i denti sono presenti nella bocca. In rari casi dalla nascita come nelle labiopalatoschisi.

Non è da considerare come una materia limitata alla bocca e l’Ortodontista non ha una preparazione culturale che lo porta solamente ad “allineare i denti” . 

Questa  materia ha una visione funzionale del sistema masticatorio. Noi mangiamo,  respiriamo, deglutiamo, parliamo, sorridiamo in maniera corretta solo se la funzione di tutte le parti facciali che ne contribuiscono la riuscita, è in armonia. 

Alla nascita raramente sono presenti i denti; nella media  lo  sviluppo dentale inizia dai sei mesi fino ai 23 anni. 

Prima dei sei mesi la coordinazione tra respirazione e deglutizione è importante. Questo permette di nutrirci e crescere regolarmente senza far andare cibo e liquidi nell'apparato respiratorio.  

Quando comincia a strutturarsi il primo contatto tra i denti da latte iniziamo ad utilizzare tutti i muscoli masticatori:  la lingua si trova in uno spazio che cambia permettendole di coordinare il linguaggio. 

Da questo momento incomincia un gioco di equilibrio più complesso: mentre parlo devo respirare, mentre mangio devo respirare, mentre deglutisco non respiro perciò è fondamentale che queste funzioni lavorino coordinate.

Tutti questi movimenti avvengono in uno spazio che si può immaginare come una casa con 2 piani:

  • al primo piano è presente la dentatura disposta su due arcate, le pareti sono le guance  e le labbra, il pavimento è la lingua con il pavimento appunto della bocca ed il soffitto è il palato costituito dall’osso mascellare. Il soffitto è anche il pavimento del  secondo piano che è il naso.
  • il secondo piano è aperto davanti, con le coane (naso), per far entrare l’aria che si intrufola all’interno di tutti gli spazi che trova nelle fosse nasali prima di scendere. Tra questi ci sono anche i seni mascellari che puliscono, inumidiscono e riscaldano l’aria preparandola alla discesa ai polmoni. Tutti questi passaggi hanno la funzione di pulire l’aria e difendere da infezioni respiratorie. 
    Se la funzione masticatoria e quella respiratoria sono coordinate contribuiscono allo sviluppo corretto della bocca e, se non vi sono alterazioni di crescita dentale e scheletrica, i denti si posizionano in masticazione corretta e rimangono tali per tutta la vita.
    La coordinazione delle funzioni fanno anche crescere correttamente tutte  le strutture ossee adiacenti, allargando tra l’altro il palato e insegnando al cervello il corretto ciclo masticatorio che lo memorizza. 

Se invece per delle abitudini viziate, come il succhiamento del dito o del ciuccio (fino a tre anni può essere considerato normale), il mangiare le unghie (onicofagia), le pellicine delle dita (dermatofagia), le penne o matite (lapisfagia), o per deficit funzionali (respirazione con la bocca, deglutizione non corretta, etc...),  oppure ancora per fattori ereditari o genetici sfavorevoli la crescita non è più armonica, si possono sviluppare delle malocclusioni.

Se ci sono delle anomalie nella crescita per cause ereditarie o genetiche è spesso necessario seguire il bambino dal periodo neonatale (appena nato)  a quando ha terminato la crescita scheletrica (18-23 anni); in questo periodo il paziente non è sempre in terapia attiva o con  apparecchi, ma ci può essere la necessità di intervenire  in periodi particolari della crescita, con presidi terapeutici diversificati.

Importante, oltre a tutte questo,  è anche la qualità del sonno nel riposo; le strutture facciali collaborano al mantenimento della funzione respiratoria anche durante il sonno e molte volte questo non avviene in maniera corretta, producendo degli effetti indesiderati o addirittura patologie anche gravi, evitabili con una diagnosi precisa e una terapia adeguata.

Non ultima l’importanza della correlazione e del movimento delle basi scheletriche, cioè della mandibola, sul resto delle strutture facciali; il movimento tre le ossa avviene sempre tramite le articolazioni, semplici o complesse che siano.
Nella fattispecie, l’articolazione temporo-mandibolare (ATM, posta al davanti dell’orecchio) ci permette di aprire e chiudere la bocca e di muovere la mandibola; è un’articolazione delicata con varie parti (capi ossei, legamenti, menisco, capsula) che devono lavorare in sinergia e sintonia, senza tensioni ed in equilibrio. La discinesia, cioè la non coordinazione delle parti, avvertita spesso con un rumore o ‘click’ articolare, è molto diffusa, soprattutto nella popolazione femminile che ha una componente ligamentosa più fragile. Spesso l’origine è multifattoriale, dovuta cioè ad un insieme di variabili, tra cui spesso la predisposizione anatomica;  troppe volte, a torto, viene individuata come causa principale la presenza di una malocclusione. Non sempre deve essere considerato un qualcosa di patologico, ma può essere segno di un’articolazione a rischio; anche in questi casi è importante una valutazione corretta.

Alla pagina Articolazione Temporo - Mandibolare è disponibile un approfondimento sull'argomento.

Oltre all’articolazione temporo-mandibolare, attenzione va posta anche alla componente muscolare della bocca, della faccia e della testa, ma anche al resto del corpo, e a tutto l’assetto posturale globale, talora influenzato dalla masticazione e dalle funzioni facciali (e viceversa).